Si chiama SHD-UHR, la linea dischi a stato solido (SSD) esterni lanciata sul mercato dal produttore giapponese Buffalo. Le unità di Buffalo, disponibili con capacità di 32, 64 e 100 GB, impiegano memorie di tipo NAND flash e hanno una dimensione di poco superiore a quella di una carta di credito. La connessione al computer avviene mediante la classica interfaccia USB 2.0, da cui il dispositivo è anche in grado di alimentarsi, senza servirsi di alimentatori esterni.
L’affidabilità è il primo requisito che generalmente spinge gli utenti, soprattutto quelli professionali e aziendali, ad utilizzare gli SSD: questi ultimi forniscono, infatti, una resistenza ad urti e vibrazioni e alle temperature estreme assai superiore a quella degli hard disk magnetici. Oltre a questo, i dispositivi flash consumano meno energia (Buffalo afferma fino al 70% in meno rispetto ad un tipico hard disk da 2,5 pollici), sono più leggeri e compatti, e forniscono velocità di accesso ai dati assai maggiori. E se le chiavette USB possono vantare dimensioni molto piccole, gli SSD di Buffalo raggiungono capacità ad oggi inarrivabili per una comune chiavetta.
Nota dolente riguarda i prezzi: quelli degli SHD-UHRS sono di 35.400 yen (circa 217 euro) per il modello da 32 GB, 75.340 yen (circa 463 euro) per il modello da 64 GB, e di 107.720 yen (circa 662 euro) per il modello da 100 GB. Decisamente fuori della portata dell'utente medio.
Video: Come si usa Buffalo (versione inglese)
