Allarme da Google: si inasprisce in rete la censura dei governi occidentali

Google lancia l'allarme: da qualche tempo le richieste di censura di pagine web sono in aumento non solo dal regime cinese, ma anche da molti governi occidentali, inclusi gli Stati Uniti. Per far emergere questa tendenza Google ha presentato un 'transparency report' in cui dichiara “allarmante la cernsura, non solo perché la libera espressione è a rischio, ma perché alcune di queste richieste provengono da paesi insospettabili, democrazie occidentali non tipicamente associate alla censura. Ad esempio, nella seconda metà dello scorso anno, le autorità di regolamentazione spagnola ci hanno chiesto di rimuovere 270 risultati della ricerca legate a blog e articoli su giornali fanno riferimento a individui e personaggi pubblici, tra cui sindaci e pubblici ministeri. In Polonia, abbiamo ricevuto una richiesta da un istituzione pubblica per rimuovere i collegamenti ad un sito che lo ha criticato. Google non ha rispettato nessuna di queste richieste." Da sempre favorevole alla completa libertà d'espressione, Google non ha nemmeno accettato la richiesta del governo canadese di rimuovere un video di YouTube che mostra un l'uomo che fa pipì sul suo passaporto canadese.

Da luglio a dicembre 2011, il governo del Brasile ha emesso 128 ordinanze per rimuovere contenuti, che Google dice di aver rispettato nel 67% dei casi. In genere si tratta di richieste legate alla difesa del diritto d'autore e quindi entrano in gioco interessi squisitamente commerciali.

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