Gli hard disk per notebook sono prodotti specifici, rivolti ad un'utenza particolarmente attenta alle prestazioni. Con il tempo sono cresciuti e si sono sviluppati fino ad arrivare a integrare crittografia, sensori di caduta, e consumi relativamente contenuti. E i nuovi modelli sono destinati crescere sempre più In pochi mesi si è avuta una vera e propria escalation: da 160 GB, 200 GB, 250 GB, fino a 320 GB.

I nuovi hard disk di fascia alta sono dotati di interfaccia SATA, e supportano il native command queuing (NCQ). Alcuni dischi integrano la crittografia hardware dei dati, mentre altri un sensore di caduta. I danni fisici a un disco sono il problema più rilevante: una testina che si rompe, infatti, rende l'intero disco inutilizzabile, e porta alla perdita dei dati. Aziende di recupero dati come CBL Data Recovery, Kroll Ontrack o Seagate Services hanno lavorato arduamente per offrire possibilità di recupero dati in ogni circostanza. Il  sensore ha un tempo minimo di reazione, legato alla distanza percorsa, solitamente tra 20 e 40 cm che, comunque, dovrebbero essere sufficienti.

Fra le aziende produttrici che hanno intenzione di lanciare sul mercato questi nuovi prodotti spiccano Hitachi con il suo Travelstar 7K320, disco per notebook da 7200 RPM, Samsung con il modello Spinpoint MP2 HM251JJ, nuovo punto di riferimento tra gli hard disk da 7200 RPM per notebook, soluzione consumer indirizzata ad utenti di fascia mainstream/alta, in particolare per il throughput molto buono. Ci sono poi il Seagate Momentus 7200.3, prodotto da 320 GB dalle elevate prestazioni e dai bassi consumi, e, infine, spicca il Western Digital Scorpio WD3200BEKT, in grado di raggiungere prestazioni di classe desktop.