Search Engine Optimization: Google prepara la fine del(la) SEO

Nel 2014, dopo gli ultimi aggiornamenti dell'algoritmo di ricerca di Google, c'è chi pensa che l'ottimizzazione di un sito sui motori di ricerca non abbia poi questa grande utilità. Tra questi c'è il guru SEO Adam Torkildson che sostiene che Google stia 'smantellando' il settore della Search Engine Optimization, che è quindi destinato a morire entro due anni. 

Per chi non sapesse cosa è la SEO (o il SEO), bisogna ricordare che esiste una ottimizzazione SEO interna – che si realizza attraverso la ricchezza dei contenuti metatestuali del sito stesso per ben posizionarsi su Google ed una SEO esterna, fatta di article marketing, campagne di comunicati stampa, blog e commenti che linkano – attraverso specifiche parole chiave, al sito da posizionare. Molte cose stanno cambiando in entrambe queste aree. Anzitutto da un lato in ambito B2B (Business to Business) Google si è mosso per limitare la potenza dei backlink. Dall'altro il colosso di Mountain View comincia a penalizzare sempre più le tecniche di promozione più spinta, per non parlare delle tecniche 'black hat'.

Ciò che si comincia a capire è che Google privilegia la qualità sulla quantità e lo fa – ad esempio, dando risalto a quei siti che offrono un'ottima user experience on-site. Più gli utenti rimangono su un sito, utilizzandone servizi e contenuti, maggiore sarà il PR che Google gli offre nel suo speciale ranking.

Search Engine Optimization: consigli 2014

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