Nei mesi scorsi numerosi istituti bancari degli Stati Uniti, tra cui J.P. Morgan Chase, HSBC, Bank of America, Wells Fargo e Citigroup sono stati nel mirino di terroristi informatici che hanno causato diversi disservizi. Nonostante la gravità di questi eventi, tuttavia, sino a poco fa le indagini non avevano ancora fatto chiarezza sull’origine di questi attacchi. Nei giorni scorsi le autorità governative USA hanno indicato l’Iran, loro nemico storico, come responsabile. A riportare la notizia è il New York Times, sul quale si leggono le dichiarazioni di James A. Lewis, esperto di sicurezza presso il Center for Strategic and International Studies di Washington. ‘Non vi è alcun dubbio per il governo degli Stati Uniti che dietro a questi attacchi vi sia l’Iran’.
A tradire l’origine dei cyberterroristi è stato l’insolito traffico proveniente dall’Iran e diretto verso i siti web degli istituti bancari colpiti. Anche se questi attacchi avevano causato problemi sia alle banche che ai loro clienti, dalle indagini è emerso che né informazioni né dati sensibili sono stati trafugati dagli hacker iraniani. Secondo gli esperti, questa è un’ulteriore prova del fatto che le finalità degli attacchi non erano quelle di sottrarre denaro, bensì di causare danni a un altro stato.
Ecco perché si ritiene che i cyberterroristi responsabili siano stati sponsorizzati dal regime iraniano.
In effetti i sedicenti ‘Cyber combattenti di Izz ad-din Al Qassam’ aveva rivendicato gli attacchi, e le autorità USA ritengono che il gruppo sia in realtà solo una copertura.
Iran: cyber attacchi contro banche statunitensi?