Il governo ha finalmente presentato, e contestualmente pubblicato online, la nuova bozza del decreto Digitalia il cui scopo è raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Agenda digitale europea ed italiana. Nel decreto vi sono luci ed ombre riguardo alla modernizzazione prevista per le infrastrutture digitali del nostro paese. Ad esempio, un forte rinnovamento è previsto per quanto riguarda le aziende e le imprese italiane, dal momento che nella bozza sono contenute indicazioni riguardanti la semplificazione dell’avvio di attività basate sull’e-commerce e che sfruttino sistemi di pagamento elettronici e attraverso i dispositivi mobili.
Un aspetto che invece va in controtendenza rispetto alle esigenze di innovazione è rappresentato dall’eliminazione di un comma che, nella versione precedente della bozza del decreto Digitalia, prevedeva la semplificazione della creazione di hotspot Wi-Fi. Mentre prima era prevista solamente una autocertificazione per far ‘nascere’ un hotspot, nell’ultima bozza di tale questione non vi è più traccia.
Un altro punto molto dibattuto è il cosiddetto Piano Banda Larga, che prevede interventi infrastrutturali volti alla diffusione capillare di internet veloce in tutta Italia. Il governo ha infatti stanziato ‘solo’ 150 milioni di euro per questo piano, una cifra ritenuta assolutamente insufficiente per poter raggiungere questo ambizioso traguardo. Gli esperti sostengono infatti che saranno necessari investimenti molto superiori per riuscire ad appianare il digital divide che affligge il paese.
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