Autorizzata dall'UE la rivendita di software usati

Una nuova, importante novità riguardante il commercio di software usati è arrivata in questi giorni dalla Corte di Giustizia europea. Da mesi Oracle e UsedSoft stanno combattendo una dura battaglia in tribunale in merito al diritto d’autore, e in particolare alla controversia che riguarda l’esaurimento o meno di questo diritto una volta che l’autore del software ne vende la licenza. Per chi non lo sapesse, UsedSoft è un’azienda internazionale con sede a Monaco di Baviera che si occupa della commercializzazione di licenze software usate, e la Corte di Giustizia le ha dato ragione nella causa. Se dunque il titolare originario di una licenza software ha già venduto il prodotto, è possibile commercializzarlo di nuovo sotto forma di software ‘di seconda mano’. 

Nell’elaborazione della sentenza, i giudici hanno fatto riferimento alla direttiva 2009/24/CE riguardante la tutela giuridica dei software. In questa direttiva viene espresso il ‘principio di esaurimento’, ovvero la perdita da parte dell’autore di qualsiasi diritto una volta che il software è stato distribuito per la prima volta. In parole povere: se si vende il programma, i diritti di proprietà passano interamente all’acquirente a fronte del pagamento di una somma di denaro. 

Questa sentenza segna un punto di svolta importante nei rapporti tra consumatori e produttori di software, dal momento che questi ultimi non potranno più opporsi alla rivendita delle licenze da loro già vendute. 

Un caso di applicazione di questa sentenza è ad esempio l’acquisto di una licenza usata per sbloccare ed utilizzare un programma scaricato da internet.

Giochi e licenze - EU

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