Le quattro grandi case discografiche - Warner Music Group, EMI Music Group, Universal Music Group e Sony Music Entertainment – sembra che siano state accontentate da Steve Jobs. Per loro la casa di Cupertino sta staccando assegni davvero importanti: si vocifera di cifre fra i 25 e i 50 milioni di dollari per ciascuna, per un totale di 100/150 milioni di dollari. Ma non finisce qui: gli accordi parlano anche del 70% delle entrate iCloud con le etichette discografiche, così come il 12% con gli editori musicali che detengono i diritti. Apple si aspetta di mantenere per sé il restante 18%.
Ma quello che interessa maggiormente gli utenti è la tariffa con cui ci si potrà iscrivere al servizio. Secondo le prime indiscrezioni ci vorranno 25 dollari per l'abbonamento annuale (dopo un periodo di prova gratuita). Oltre alla musica, iCloud potrebbe servire come sostituto per MobileMe, consentendo agli utenti di memorizzare file e altri mezzi di comunicazione nella propria nuvola.
Apple iCloud presto il lancio