Il ritardo nelle uscite nel mondo dei videogiochi è un evento che si ripete spesso. Ma quando un nugolo di appassionati aspetta con ansia la release di un gioco, non si può ignorare i problemi che lo accompagnano e diventa doveroso da parte di chi di dovere intervenire per elencare le ragioni di quel che sta succedendo.
Il risultato è che al contrario di quanto si era detto nei mesi passati The Witcher 3: Wild Hunt non sarà disponibile prima di febbraio del prossimo anno su PC, PS4 e Xbox One. Insomma una release per nuova generazione che necessita ancora d un po' di pazienza.
CD Projekt però non si trincera dietro silenzio ma spiega nel dettaglio quali sono i motivi del ritardo:
Bisogna integrare nel gioco diverse missioni secondarie
Ci sono ancora da importare i voice over e bisogna testarne la qualità
Serve del tempo per compiere tutti i test del caso sul bilanciamento delle dinamiche di gameplay e del sistema di combattimento
Il lavoro di miglioramento della qualità degli asset grafici, delle animazioni, degli effetti e del sonoro - questo aspetto del progetto continuerà ad essere curato fino all’ultimo giorno utile
C’è da ottimizzare il codice del REDengine 3
Le ragioni del ritardo:
Meno concorrenza
Miglioramento dell’efficienza delle campagne di marketing mirate agli appassionati e ai giocatori più informati
Necessità di proporre un titolo rifinito: in questa industria, solo il 20% del tempo richiesto dal processo di sviluppo è dedicato all’ottimizzazione, ma i risultati che si raggiungono in questo lasso di tempo hanno un impatto dell’80% sull’attrattività di un videogioco
Maggiore base installata di console next-gen, che si tradurrà in un ampliamento del bacino potenziale di acquirenti