In questi mesi Google è ai ferri corti sia con la Commissione Europea che con la Federal Trade Commission (FTC) statunitense. Entrambi i soggetti protestano infatti riguardo al modo in cui Google promuove i suoi servizi all’interno dei risultati dei motori di ricerca. Come se non bastasse, si sta anche cercando di fare chiarezza sul sistema operativo Android, che secondo gli esperti andrebbe regolamentato in modo preciso. 

Questa necessità è emersa perché Android sta diventando sempre più importante sia per quanto riguarda le ricerche tramite mobile che nel settore pubblicitario. I concorrenti del sistema operativo si lamentano, inoltre, del fatto che Android venga fornito ai colossi della telefonia mobile in modo del tutto gratuito, il che comporta un vantaggio per chi ne usufruisce mettendo in difficoltà gli altri produttori. 

Secondo i quotidiani americani, il presidente della FTC Jonathan Leibowitz avrebbe dato a Google un importante ultimatum. Se entro pochi giorni Google non firmerà un accordo che garantisca sulle sue future politiche nel settore delle ricerche internet, l’azienda dovrà difendersi in tribunale da accuse simili a quelle che nel 1998 dovette affrontare Microsoft. 

Gli esperti ritengono che Google sia propensa a firmare un simile accordo, dal momento che non avrebbe molte possibilità di difendersi dalle accuse. Ma anche il commissario europeo Joaquin Almunia potrebbe decidere di portare Google in tribunale se il colosso non farà chiarezza sulle sue politiche che riguardano la privacy.

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