Ci sono alcuni cambiamenti nelle politiche degli add-ons di Mozilla Firefox. D'ora in avanti tutti i plugin e gli aggiornamenti di stabilità scaricati per Firefox non saranno più attivati di default. Lo ha annunciato lo scorso martedì Benjamin Smedberg, Engineering Manager di Firefox. La scelta viene fatta per garantire maggiore sicurezza agli utenti. Stando alle parole di Smedberg, gli utenti sranno in grado di “decidere quali siti devono utilizzare i plugin, Firefox aiuterà a proteggere e tenere il proprio browser senza intoppi."
La scelta parte da una riflessione di base: i plug-in sono un male necessario di Internet, ma sono ormai desueti. Esistono nuove tecnologie come WebGL, WebSockets, WebRTC e asm.js oche permettono di gestire copntenuti audio e video direttamente dal browser. I plug-in oggi dunque rappresentano spesso la parte più vulnerabile – perché meno stabile, dei browser. Lo fanno perché offrono servizi vulnerabili, come video e audio streaming sul browser. Proprio qui sta il problema, gli hacker “attaccano” questi servizi perché li usano e li modificano. Ma se in futuro i permessi saranno trattati in base al sito in modo che, ad esempio, Macromedia Shockwave possa funzionare su un sito e non su un altro, ed allo stesso modo Microsoft Silverlight.
Il blocco non avrà valore per tutti i plugin di terze parti. Non bloccherà ad esempio un plug-in importante ed usato come Adobe Flash, che spesso lavora anche 'in maniera nascosta' sui siti.
Quale futuro dunque per il web senza plug-in?
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