Ne hanno parlato anche i telegiornali in questi giorni, Microsoft è ancora una volta nell'occhio del ciclone di un'indagine della Commissione europea nelle politiche riguardanti il suo browser Internet Explorer.
Martedì scorso era stata la giornata delle scuse ufficiali: Microsoft ha ammesso di non essere riuscita ad estendere progressivamente la "schermata di scelta browser" (BCS) per gli utenti di Windows 7 Service Pack 1, come richiesto dallUE. Per il marchio di Bill Gates potrebbe arrivare una nuova multa, come quella inflitta per la sentenza antitrust UE nel 2009, in cui era stata costretta a pagare fino al 10 % del suo fatturato annuale lordo (69 miliardi di dollari nel 2011, il che significa una multa che potrebbe arrivare fino a quasi 7 miliardi di dollari).
In base all'accordo 2009 della Commissione Europea, gli utenti europei che utilizzano Windows devono essere messi in grado di scegliere liberamente oltre che Explorer anche i principali concorrenti di Microsoft, Firefox, Chrome e Opera devono quindi essere resi disponibili per gli utenti di Windows XP, Windows Vista e Windows 7 attraverso il meccanismo di Windows Update.
Microsoft: in arrivo un''altra multa dall''Unione Europea per Internet Explorer?