Microsoft accusa Google di aver modificato i parametri della privacy per raccogliere informazioni sugli utenti da vendere agli inserzionisti

Vi sarete accorti navigando in rete che Google ha sollecitato gli utenti dei suoi vari servizi a prendere visione della revisione del trattamento dei dati personali annunciata la scorsa settimana. La grande G ha parlato di una semplificazione che porta ad una politica più chiara e ad una migliore esperienza utente. Non la pensano così dalle parti di Microsoft: secondo la casa di Bill Gates tutti questi dati internamente raccolti sulle attività degli utenti attraverso servizi come YouTube e Gmail verranno “venduti” agli inserzionisti. I dati aggregati, processati ed analizzati consentiranno di creare una vasta profilazione di utenti  che Google venderà agli inserzionisti per focalizzare meglio i loro clienti.

Sembra strano che sia proprio Microsoft, a volte accusata di politiche poco trasparenti verso gli utenti, denunci Google osteggiando la sua Hotmail, perché i contenuti dei messaggi di posta elettronica non vengono associati a campagne pubblicitarie AdWords.

Non è passato molto per avere la risposta di Google alle accuse di Microsoft: sul Public Policy Blog dell'azienda, il Policy Manager Betsy Masiello sostiene che si tratta di “falsi miti... Google non vende, scambia o affitta le informazioni personali degli utenti. I nostri utenti possono modificare e cancellare la cronologia delle ricerche, modificare e cancellare la loro storia visualizzazione su YouTube, utilizzare molti dei nostri servizi e la Google Dashboard ed i nostri sistemi di gestione preferenze annunci per vedere quali dati vengono raccolti e gestire le sue modalità d'uso”.

L'impero di Google

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