Negli ultimi giorni ha suscitato grande scalpore a livello mondiale la protesta scatenata da Wikipedia contro le due leggi anti-pirateria SOPA (Stop Online Piracy Act) e PIPA (Protect Intellectual Property Act). La mobilitazione sembra aver dato buoni frutti, dal momento che in pochissimo tempo sono state raccolte ben 4.5 milioni di firme per protestare contro queste leggi. Wikipedia ha reso inaccessibili le sue voci per 24 ore, seguita da oltre 7.000 siti web piccoli e grandi che hanno oscurato la propria homepage o lanciato comunicati di protesta. Anche i grandi colossi fra i quali Facebook, Twitter, Google ed eBay hanno aderito a questa ferma opposizione alla libera circolazione delle informazioni e delle conoscenze, in grado di causare danni non solo dal punto di vista etico ma anche e soprattutto economico, dato il coinvolgimento delle grandi compagnie mondiali.
Notizia dell’ultim’ora è che, a causa di questa massiccia mobilitazione a livello mondiale, i 18 senatori americani coinvolti nella proposta di legge hanno ritirato la loro iniziativa.
A segno la protesta di Wikipedia: ritirate le proposte di legge SOPA e PIPA. Salva la libera circolazione del sapere in internet
A segno la protesta di Wikipedia: ritirate le proposte di legge SOPA e PIPA. Salva la libera circolazione del sapere in internet
A segno la protesta di Wikipedia: ritirate le proposte di legge SOPA e PIPA. Salva la libera circolazione del sapere in internet