Dopo il crack, Kodak cerca di risollevarsi con le stampe fotografiche

L’inizio del 2012 è stato pessimo per Kodak, dal momento che si è aperto con la dichiarazione di bancarotta ed ha avuto come conseguenza il commissariamento delle filiali statunitensi. Solo un mese dopo è avvenuta l’interruzione della fabbricazione di fotocamere, che ha rappresentato l’ennesimo duro colpo dopo la rinuncia alla produzione di pellicole fotografiche. Molti di noi hanno pianto lacrime amare, perché questo marchio rappresenta un po' la storia della fotografia (amatoriale e professionale) contemporanea. Nonostante questo scenario tutt’altro che roseo, Kodak ha ancora qualche asso nella manica e il più importante è rappresentato dal settore delle stampe professionali. Nei laboratori fotografici si continuano ad utilizzare in modo massivo macchinari di stampa a marchio Kodak ed è proprio da qui che l’azienda ha intenzione di ripartire. Ogni anno si stima che nel mondo vengano scattati oltre cinquecento miliardi di fotografie digitali. La stragrande maggioranza è destinata ad un utilizzo informatico, e solo una piccola percentuale viene stampata.

Tuttavia, proprio puntando su queste esigenze di stampa, Kodak intende rilanciare il proprio mercato. Restate sintonizzati su queste pagine e vi terremo aggiornati sui piani di sviluppo di Kodak in questo settore.

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