Nei prossimi giorni Google dovrà rispondere delle proprie azioni di fronte alle autorità europee che si occupano della protezione dei dati personali. Al colosso statunitense verrà infatti chiesto di spiegare perché, nonostante la violazione delle leggi europee in materia di privacy sia stata notificata ancora nell’ottobre del 2012, sino a questo momento non è stata presa ‘nessuna specifica misura’ a riguardo.
Lo scorso anno, infatti, come molti ricorderanno Google aveva ricevuto forti critiche da parte dell’Unione Europea in merito alla sua ‘incontrollata’ ed ‘eccessiva’ raccolta di dati personali riguardanti gli utenti dei suoi servizi sul web.
Giovedì scorso i rappresentanti di ben trenta agenzie nazionali per la protezione della privacy hanno chiesto a Google di compiere ‘significativi progressi’ entro l’estate, in modo tale da potersi riallineare con quanto previsto dalla Direttiva 95/46/CE.
Sotto la direzione della Commission nationale de l’informatique et des libertés (CNIL) francese, i rappresentanti europei hanno redatto un documento ufficiale nel quale si legge: ‘Le Autorità nazionali per la protezione dei dati personali proseguiranno con le loro investigazioni nella più stretta cooperazione, e prenderanno tutte le misure necessarie nel rispetto dei propri poteri e competenze’.
Le indagini sinora svolte hanno accertato che Google non dichiara con sufficiente chiarezza che uso viene fatto delle informazioni raccolte. Le autorità europee pertanto intendono obbligare l’azienda a una maggior trasparenza, che consenta agli utenti di opporsi all’utilizzo dei propri dati.
Google convocata per chiarimenti sull?ÇÖuso dei dati personali in Europa
