Sembra che Google, quando un internauta utilizzerà il suo motore di ricerca, si sia offerta di ‘etichettare’ i risultati distinguendo chiaramente quelli riconducibili alle sue proprietà – come ad esempio YouTube o Google Shopping – da tutti gli altri. In questo modo Google intende eliminare alla radice il problema giudicato di maggior gravità dalla Commissione Europea.
I concorrenti di Google, tuttavia, non si accontenteranno di questa soluzione poiché secondo loro il problema di fondo rimane invariato: il colosso informatico, infatti, è da sempre accusato di ricorrere a ‘trucchetti’ per favorire le attività ad esso collegate e penalizzare in questo modo i rivali. Le undici aziende che avevano sollevato la questione presso la Commissione Europea avevano dichiarato a tal proposito che ‘La manipolazione delle ricerche da parte di Google penalizza profondamente tutti i concorrenti in ogni settore nel quale l’azienda decide di schierarsi’.
Al di là di questi malumori che certamente non cesseranno di serpeggiare, il prossimo step della vicenda sarà incentrato su test volti a stabilire la reale validità delle proposte di Google.
Antitrust UE: le contromisure di Google
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