Zynga, specializzata nella produzione e distribuzione di videogiochi su piattaforma social, sta attraversando un momento di profonda crisi. A rivelarlo è l’amministratore delegato Mark Pincus, che ha reso noto un piano aziendale che porterà alla chiusura delle sedi di Boston (USA), ma anche in Giappone e nel Regno Unito. Rimarrà la sede di Austin (USA), il cui personale verrà però tagliato di cento dipendenti, mentre l’intera forza lavoro subirà una riduzione del cinque percento.
Dopo la crescita esponenziale di Zynga, dovuta ai suoi popolari videogiochi, il declino ha colpito l’azienda e il valore delle sue azioni è letteralmente crollato. Una mossa molto pericolosa è stata l’acquisizione dello sviluppatore OMGPOP per duecento milioni di dollari, che oggi appare una spesa insostenibile.
Spesso Zynga è stata accusata di ‘clonare’ i giochi dei propri rivali, ma anche di spam e ricerca del profitto a tutti i costi, invece di prestare attenzione alle esigenze degli utenti. I nodi sembrano essere oggi arrivati al pettine.
Zynga in TroubleVille