San Francisco: blocco dei bus di Google. La protesta di chi ha a cuore la citt?á, contro la gentrificazione

Nel mentre ieri la protesta dei cosiddetti Forconi ha fermato alcune città italiane,  a San Francisco un gruppo di manifestanti anti-sfratto si sono accaniti contro gli autobus privati ​​che Google utilizza come navetta per i propri dipendenti, per accompagnarli fino a Mountain View. Una protesta che i disagiati americani hanno mosso in generale contro tutte le grandi ditte tecnologiche afferenti sulla città, denominate in slang “techies". Queste ditte sarebbero infatti responsabili della gentrificazione in corso a San Francisco: affitti più alti, negozi più cari, depotenziamento delle infrastrutture pubbliche.

Così ieri mattina un autobus di pendolari di Google è stato bloccato per circa mezz'ora nel quartiere Mission di San Francisco, a circa 50 km da Mountain View. Chi lavora per i colossi tecnologici è corresponsabile dell'innalzamento del costo della vita secondo i manifestanti.

Il gruppo, unito sotto la sigla 'The heart of the city' cantava slogan del tipo "San Francisco non è in vendita!" e "Stop sfratti ora!"

La protesta d'altronde ha tutte le sue ragioni. Sembra infatti che lo scorso luglio la Transportation Agency di San Francisco (un ente pubblico) abbia avvallato il nuovo piano che prevede 200 fermate autobus per trasporti privati di dipendenti Google, Facebook, Apple e Genentech, solo per fare qualche nome. 

La nuova politica dovrebbe entrare in vigore la prossima estate.

San Francisco: i manifestanti fermano shuttle lavoratori Google

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