Nuove limitazioni all'uso del web in Iran

La libertà che deriva dall’accesso al web fa paura al regime iraniano, che teme attacchi informatici da parte di hacker e attivisti. Per questo motivo Teheran ha deciso di connettere tutte le sue agenzie governative tramite un collegamento internet sicuro, e l’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa da Ali Hakim-Javadi, viceministro iraniano della Comunicazione e della Tecnologia. Secondo l’agenzia di stampa Mehr, in futuro è previsto che anche tutti i privati cittadini iraniani vengano connessi al medesimo servizio internet ‘sicuro’ e ciò rappresenta per molti una notevole fonte di preoccupazione.
Il giro di vite per quanto riguarda la sicurezza informatica in Iran si è reso necessario dopo che nel 2010 il suo programma di sviluppo della tecnologia nucleare era stato attaccato dal potente virus Stuxnet. Questo virus riuscì addirittura a rendere temporaneamente inutilizzabili le centrifughe del principale impianto iraniano nel quale si produce uranio arricchito. Secondo i piani del governo di Teheran, il progetto di connessione sicura delle istituzioni governative verrà ultimato entro il 2013, ma ancora non si sa quali saranno le sue ripercussioni sui privati cittadini.

Per il momento, numerosi siti dai contenuti polemici nei confronti del governo iraniano sono stati resi inaccessibili, e la stessa cosa è avvenuta per siti web ‘non islamici’. A cadere sotto la mannaia della censura sono stati anche Google e Gmail, il cui accesso verrà ‘filtrato a livello nazionale fino ad ulteriore comunicazione’.

Censura web in Iran

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