Google Project Link cerca di portare la fibra ottica nei paesi in via di sviluppo ed in questi giorni ha completato la stesura nella capitale dell'Uganda, Kampala. L'idea è quella di fornire la banda larga a velocità elevata laddove sia difficile attivare connessioni internet stabili.

Nei mesi scorsi sono stati posizionati nel centro di Kampala circa 100 chilometri di fibra, ma la rete dovrebbe presto estendersi anche nelle aree periferiche.

Google Project Link non si limita a fornire la rete per la connessione e l'accesso ma rappresenta anche un vero e proprio nuovo progetto educativo e un'opportunità professionale e remunerativa. La società di Mountain View addebita un costo agli operatori che si 'agganciano' alla sua rete, così da permettere al progetto di continuare a crescere con le sue gambe. "Vogliamo che questo sia un modello sostenibile [...] Per farlo, stiamo adottando un approccio di business e networking a disposizione di tutti gli operatori di telefonia mobile o di fornitori di servizi Internet nella regione in cui andiamo a operare".

Ma perché la scelta di partire proprio dall'Africa, dall'Uganda? "Kampala è una città molto giovane con una tecnologia in rapida crescita, imprese, e anche una nascente scena jazz. L'alta velocità è in grado di contribuire a spingere in avanti tutte queste cose. In Africa abitano più di un miliardo di persone e si tratta anche del continente a più rapida crescita. Ma solo il 16 % delle persone sono collegate a Internet".

E in Italia? Nonostante il nostro paese non sia considerato in via di sviluppo, sappiamo che ci sono diverse aree non ancora raggiunte dalla banda larga. Dell'accesso universale si sarebbe dovuto occupare ormai anni orsono l'operatore un tempo monopolista, cioè Telecom Italia - almeno secondo una legge (Acesso Universale) promulgata dall'Unione Europea.

Google Project Link

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Accesso universale - banda larga