Editore o provider? Il ruolo di Google nell'epoca dei diritti digitali (parte I)

La proposta, un po' provocatoria, arriva da Eugene Volokh,  blogger e professore di Legge presso l'University of California di Los Angeles. Lo studioso si chiede, Google è semplicemente un intermediario, un provider come una compagnia telefonica, che mette in collegamente le persone con le banche dati che contengono le informazioni o è qualcosa di più, un editore, come un giornale, e quindi è protetto dal Primo Emendamento?

La questione è in realtà molto grossa: oggi Google è considerato un provider come altre aziende Internet e non un gestore diretto di contenuti, in questo modo riesce spesso a respingere al mittente diverse accuse che gli vengono mosse: dalla violazione del copyright alla diffamazione. È vero che Google non crea contenuti, si limita a gestirli, ma quest'attività va oltre il semplice controllo.

Il professor Volokh poi ha risollevato una questione che era già stata affrontata: è possibile che Google sia allo stesso tempo un motore di ricerca – e quindi imparziale e contemporaneamente abbia nelle proprie mani una serie di prodotti e servizi web-based?

Il pensiero conservatore di Eugene Voloch

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