Sui gradini più alti del podio troviamo Stati Uniti, Corea del Sud e Germania, un terzetto vincente che conferma l’impegno di questi tre grandi innovatori. Seguono a ruota Finlandia, Svezia, Giappone, Singapore, Austria, Danimarca e Francia.
Per quanto riguarda nel dettaglio i risultati italiani, il nostro paese si colloca al 19° posto mondiale per produttività, al 22° per densità dell’hi-tech, al 25° per quanto riguarda la richiesta di brevetti e al 28° in termini di intensità di ricerca.
Decisamente meno lusinghieri sono gli altri tre parametri considerati dall’indagine Bloomberg, che vedono l’Italia al 34° posto nella classifica della concentrazione di ricercatori. Da questo dato emerge con chiarezza che il livello medio di istruzione nel nostro paese è fortemente influenzato (in negativo, ovviamente) dalla ‘fuga dei cervelli’ che causa un’emorragia di persone dall’alta formazione universitaria.
Va ancor peggio ai parametri che riguardano la capacità di produzione del sistema manifatturiero (36° posto) e dell’efficienza del settore terziario, secondo il quale l’Italia è addirittura 56/ma.
Smau Business Bari 2013, "Premio Innovazione ICT"