Impiantarsi un chip sotto pelle? Niente a che vedere con quelli grandi come un chicco di riso che mettiamo sotto la pancia dei nostri cani. 

La scioccante immagine che vedete qui sopra mostra la pazza inserzione di un sensore grande quanto uno smartphone sotto pelle. Si tratta di quei casi da 'non provateci a casa'! A farlo non è stato un semplice amante del dolore e dei piercing e scarnificazioni e inserzioni estreme, ma un biohacker che si è autoimpiantato (con l'aiuto di un tatuatore e di un piercer estremo) il grande chip senza l'aiuto di un medico e senza anestetici, a quanto dichiarato da lui stesso. 

Tim Cannon questo il nome dello sviluppatore di software open source residente a Pittsburgh, che lavora per Grindhouse Wetware. Si è inserito sotto il suo braccio sinistro Circadia 1.0, un impianto alimentato a batteria in grado di registrare informazioni provenienti dal corpo di Cannon e trasmetterle direttamente al suo tablet Android.

Insieme ad altri hacker ed artisti alla Grindhouse Wetware Cannon ha messo in piedi uno straordinario esperimento. Controlla i suoi segnali vitali con un meccanismo che spinge al massimo i limiti della tecnologia indossabile.

Il sensore Circadia 1.0 comunica tramite Bluetooth ed è dotato di un potente chipset ma anche di luci LED che si vedono attraverso la pelle. I LED funzionano come 'indicatori di stato' e sono montati in modo da illuminare un tatuaggio collocato proprio sul braccio dell'hacker. L'incisione è stata fatta sull'avambraccio, la pelle è stata separata dal suo tessuto, e il dispositivo inserito in una tasca prima dei molti punti di sutura applicati. 

Circadia 1.0, è ospitato all'interno di una custodia protettiva e si ricarica in modalità wireless.

Bio hacker Tim Cannon. Circadia 1.0 sensore indossabile sotto pelle grande come uno smartphone

Bio hacker Tim Cannon. Circadia 1.0 sensore indossabile sotto pelle grande come uno smartphone

Bio hacker Tim Cannon. Le potenzialit?á delle inserzioni