Dopo l'intervento su Twitter del primo ministro inglese David Cameron circa la reintroduzione su Facebook di video violenti di decapitazione, Zuckerberg e soci corrono ai ripari con la strategia degli avvisi. Proprio nelle scorse ore Facebook ha iniziato a sperimentare con messaggi di avviso su alcuni contenuti precedentemente segnalati dagli utenti come violenti, sessualmente espliciti e pericolosi per un pubblico sensibile.
A destare preoccupazione in particolare modo negli ultimi mesi è stato il solito video, macabro e raccapricciante, che mostra un uomo mascherato appartenente ad banda di narcos dei cartelli della droga decapitare una giovane ragazza.
Secondo quanto riporta oggi il the Guardian, facebook starebbe anche discutendo l'introduzione di Alert legati all'età, per avvertire un utente del contenuto estremo. Si tratta di una strategia appena messa in atto, che non sappiamo se funzionerà, quella del "checkpoint educativo" . Di cosa si tratta? Una volta che il sistema riconosce video etichettati come pericolosi consegna dei messaggi prodotti su misura per scongiurare gli utenti che tentano di pubblicareli e talvolta impedisce effettivamente il caricamento. Amche per gli stomaci forti a volte incappare i video estremi può essere terrificante, un'esperienza che non si dimentica più. Ne sa qualcosa Caitlin Moran, un editorialista del Times che 4 anni fa beccò per caso in rete un film dal titolo '3 ragazzi 1 martello', che mostra un ragazzo metodicamente sviscerato dagli altri due. Un video di appena 1 minuto 47 secondi che può davvero segnare la memoria dei malcapitati che lo vedono.
Facebook si trova dunque in una posizione molto delicata. Da una parte non può censurare tutto, sia a livello teorico che a livello operativo. Dall'altra non tutti sono sadici, anzi. Alcuni utenti o gruppi postano video violenti con l'intento di condannare la violenza o l'ingiustizia.
Facebook: arrivano gli Avvisi per contenuti violenti nei video dopo le proteste di cameron
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