Dall'apprendimento dell'italiano e della geografia all'inglese si apre un dialogo multimediale fra alunni e docenti: nel Lazio, Piemonte e in Sicilia si sperimenta l'uso di un netbook, al posto di lavagna e gessetti colorati, per bambini dai 6 ai 12 anni, e distribuito, a inizio anno scolastico, in via sperimentale, in 5 istituti primari delle regioni citate coinvolgendo, complessivamente, circa 150 studenti e oltre 15 professori.
Si tratta di uno speciale computer portatile, il netbook JumPC, realizzato da Olidata, in collaborazione con Intel e la Fondazione Mondo Digitale. Nato dallo sviluppo del programma Classmate di Intel, pensato, inizialmente, per promuovere l'alfabetizzazione informatica nei Paesi in via di sviluppo, JumPC è un portatile leggero, anticaduta, con tastiera resistente ai liquidi e caratterizzato da un simpatico design.
Il netbook Olidata integra un processore Intel Celeron M 353 a 900MHz, con 512MB di memoria e un Drive Solid State (SSD) da 2GB. Con uno schermo LCD ad 7 pollici e risoluzione 800x480 pixel, gestito dal sottosistema grafico integrato, JumPC sarà provvisto di connessione Gigabit Ethernet 10/100 e wireless 802.11b/g. Completano la dotazione 2 porte USB 2.0, una webcam, jack audio e card reader 2in-1 (SD/MMC).
Le particolari caratteristiche tecnologiche e le specifiche applicazioni installate sul JumPC consentono un dialogo interattivo tra studenti e professori per lo scambio di contenuti multimediali ed esercitazioni e verifiche, che spaziano dalla lingua italiana, alla geografia, alla matematica, alle scienze. A Roma, invece, si è preferito puntare sull'insegnamento della lingua inglese, sperimentandolo in varie attività (cd-rom interattivi, giochi didattici e test di verifica).
Video: Olidata Jump Pc