Via libera per gli annunci di propaganda politica su Twitter

C'era da aspettarselo che, prima o poi, Twitter cominciasse a far cassa. Il social network ha iniziato oggi a inserire pubblicità politica sulle sue pagine. Per adesso sono sei i candidati alla presidenza e i comitati di partito  a livello nazionale che hanno aderito al programma pilota che permette messaggi elettorali a pagamento. Nelle prime dichiarazioni dei politici si capisce però che qualcosa sta cambiando. I candidati non cercano solo visibilità, ma pensano che Twitter possa influenzare i dibattiti su temi come la politica monetaria e la politica estera.

L'importanza di Twitter nelle campagne politiche si era già vista nelle campagne 2008 e 2010 per le elezioni. Oggi il primo nome che ha aderito è il repubblicano Mitt Romney. L'annuncio di propaganda politica avrà una sua riconoscibilità: un piccolo segno di spunta viola.

Inoltre, l'azienda si sta preparando per la partecipazione alle elezioni del 2012, con l'assunzione di Peter Greenberger, ex dipendente di Google che gestiva gli annunci politici, la loro vendita. 85 senatori statunitensi usano Twitter, e 360 ​​membri della Camera dei Rappresentanti. Non sarà quindi difficile trovare altri clienti per Twitter.

Annunci politici bannati

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