Facebook: sono i genitori a iscrivere illegalmente i figli al di sotto dei 13 anni

Siamo ormai 7 miliardi di abitanti della terra e la confusione è spesso protagonista dei comportamenti dell'uomo. Così accade che una ricerca negli Stati Uniti abbia fatto emergere che sono gli genitori che vogliono proteggere la privacy dei propri figli ad aver iscritto milioni di bambini al di sotto dei 13 anni a Facebook.

Il nuovo sondaggio condotto da parte di ricercatori di Microsoft e l'università, ha segnalato che sono in molti a non rispettare le leggi federali per la privacy online dei bambini. I genitori aiutano preadolescenti ad aggirare il limite di età in modo che possano interagire online con parenti e amici. L'indagine ha rilevato che più della metà di tutti i genitori con figli di 12 anni di età e 1 su 5 fra quelli con figli al di  sotto dei 10 anni sapeva, era cosciente che i propri figli stavano utilizzando Facebook. Ma non finisce qui, 7 su 10 hanno ammesso di aver aiutato i loro figli ad impostare gli account immettendo informazioni false. Si stima che 7 milioni di utenti al di sotto dei 13 anni usino abitualmente Facebook.

Degli oltre mille (per la precisione 1.007) genitori intervistati (tutti con i bambini di età compresa tra 10 e 13 anni), solo due hanno fatto riferimento al Privacy Protection Act (COPPA), che stabilisce le linee guida emanate dal Congresso degli Stati Uniti nel 1998: i siti web commerciali devono ottenere il permesso dei genitori prima di raccogliere informazioni personali di utenti di età inferiore ai 13 anni.

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