Ecco la Descriptive Camera: una macchina fotografica stile Polaroid che stampa testi invece di foto

Uno studente universitario di nome Matt Richardson è l'inventore della Descriptive Camera, la Macchina fotografica descrittiva, una fotocamera che stampa le indicazioni verbali relative a ciò che vede. Come funziona? Dietro c'è l'intervento umano: una volta che si è scattata una foto, l'immagine viene inviata al servizio Amazon Mechanical Turk, dove qualcuno scrive una breve descrizione e la rimanda indietro. 

L'idea di Matt Richardson, fotografo e programmatore, è nata per un'esigenza scolastica,  la tesina per l'esame di Computational Camera  alla New York University.

“Una volta che la foto arriva al servizio di Amazon in outsourcing, i risultati sono restituiti in genere entro 6 minuti e, talvolta, in soli 3 minuti. La stampante termica in uscita dà il testo risultante come fosse una stampa Polaroid", ha dichiarato Matt.

La fotocamera potrebbe essere utile per ciechi ed ipovedenti, ma anch rappresentare uno strumento per catalogare le foto che catturiamo con le nostre macchine fotografiche e smartphone. Lavora attraverso BeagleBone, un piccolo computer programmabile attraverso Linux.

Al momento lo scoglio non è rappresentato tanto dal costo delle componenti che Matt ha utilizzato per il prototipo (200 dollari in tuto), quanto dal costo per ogni uso del servizio Mechanical Turk: 1.25 dollari.

La fotografia computazionale

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