Usate per un'inserzione le immagini della ragazza morta. Non c'?¿ pace su Facebook per Rehtaeh Parsons

Se usate Facebook e soprattutto le migliaia di applicazioni offerte attraverso il social network, la vostra privacy è costantemente in pericolo, anche da morti. È quanto accaduto in Canada ad una ragazza di nome Rehtaeh Parsons, un'adolescente morta suicida nel mese di aprile di quest'anno. La ragazza era stata vittima di cyber-bullismo diverse volte in rete ed erano state diffuse foto del suo presunto stupro.

Ma non finisce qui. La ragazza non ha trovato pace neanche da morta, perché la sua immagine del profilo è stata usata in un annuncio di Incontri (dating) che fino a pochi giorni fa continuava ad apparire nella sezione Inserzioni a destra della pagina facebook.

Oggi la foto dell'annuncio è stata definitivamente rimosso, considerandola "grave violazione" delle politiche della società.

Dunque, siete avvisati. Quando usate app di terze parti sappiate che molto spesso state dando il consenso all'utilizzo dei vostri dati e delle vostre immagini anche a scopo promozionale.

La triste storia di Rehtaeh Parsons

La triste storia di Rehtaeh Parsons

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