Sembrerebbe quindi una notizia positiva, eppure vi è un rovescio della medaglia riguardante l’approvazione della CISPA: notevoli, infatti, sono le perplessità legate alla protezione delle informazioni personali. Ed è proprio per questo motivo che la Casa Bianca ha fatto subito sapere che potrebbe mettere il veto alla nuova legislazione se ad essa non verranno aggiunti riferimenti alla tutela della privacy e delle libertà civili.
Il coautore della legge, il repubblicano Mike Rogers, ha dichiarato ‘Abbiamo l’obbligo costituzionale di difendere la nostra nazione, e questa è la risposta alla necessità di migliorare lo scambio di cyber-informazioni per consentire alle aziende di proteggersi e raggiungere la prosperità economica’. Il riferimento è chiaro: difendersi dai cyberattacchi e dallo spionaggio che recentemente hanno colpito gli USA, provenienti in prevalenza dalla Cina.
A causa delle forti voci di dissenso, tuttavia, si sta valutando la possibilità di attribuire al Dipartimento della Giustizia e al Dipartimento della Sicurezza Interna la facoltà di coordinare questi scambi di informazioni digitali.
USA, in cosa consiste la norma anticrimine informatico
CISPA 2.0