Praticamente a chiunque sarà capitato di scaricare applicazioni che, una volta installate sul proprio smartphone, si rivelano in tutta la loro invadenza. Ad esempio alcune app fanno comparire in continuazione messaggi pubblicitari, mentre altre sono irrispettose delle politiche di privacy. Ecco perché Lookout, azienda specializzata nella sicurezza informatica, sta lavorando ad un nuovo sistema di valutazione che consenta di etichettare le app indesiderabili a causa della loro ‘aggressività’. In questo modo gli utenti le potranno riconoscere ancor prima di scaricarle.
Il primo passo è stata la messa a punto del Mobile App Advertising Guidelines, una sorta di vademecum realizzato per incoraggiare gli sviluppatori di app a migliorare le proprie politiche nel campo della privacy. Se le pratiche moleste dovessero continuare, Lookout si riserva il diritto di etichettare pubblicamente le app come adware.
Il responsabile del settore tecnologico di Lookout, Kevin Mahaffey, ha dichiarato in un’intervista: “Credo che riusciremo a risolvere i problemi mettendo d’accordo gli sviluppatori di app con le agenzie pubblicitarie. Attualmente non c’è molta chiarezza riguardo alla definizione di un ‘comportamento accettabile’, e per questo vogliamo mettere a posto la situazione prima che il problema diventi troppo grande”.
Purtroppo il problema è già preoccupante: si stima infatti che il 5% delle app gratuite disponibili sull’Android Market abbiano un comportamento aggressivo. Questo significa che ogni giorno vengono eseguiti circa ottanta milioni di download di app invadenti.
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