Sony riduce gli sforzi per promuovere i videogiochi 3D

Dopo aver così intensamente cercato di promuovere la diffusione dei videogiochi 3D fra i possessori di PlayStation, Sony ha compreso che per il momento questa strada non è destinata ad avere il successo sperato. Sembra che infatti la maggior parte degli utenti non sia poi così interessata a questa funzionalità aggiuntiva che, al contrario, in alcuni casi non è nemmeno richiesta.

A fare il punto della situazione in un’intervista con Eurogamer è il vicepresidente della divisione britannica della Sony, nonché direttore del settore marketing, Fergal Gara. ‘È ragionevole pensare che ormai i consumatori abbiano deciso che oggi il 3D non sia una caratteristica prioritaria. Si tratta comunque di una tecnologia in nostro possesso, che potrebbe avere il successo sperato tra qualche tempo’, ha riferito Gara. Secondo il vicepresidente di Sony UK, le cause di questo flop sono soprattutto due: innanzitutto indossare gli appositi occhiali 3D è ‘una scocciatura’. Inoltre, usufruire del 3D a casa non è lo stesso che farlo in un cinema, e non tanto per le dimensioni, quanto per tutte le altre distrazioni che ci sono a livello domestico (familiari, telefono, campanello…).

Tra gli altri fattori importanti, peraltro non menzionati da Gara, c'è il fatto che la visione in 3D è molto peggiore dal punto di vista qualitativo rispetto a quella tradizionale. 

La risoluzione si dimezza, mentre si osserva un calo drastico della frequenza dei fotogrammi. E, infine, il prezzo: le televisioni 3D sono ancora molto costose, pertanto rimangono inaccessibili alla maggior parte degli utenti.

Sony riduce gli sforzi per promuovere i videogiochi 3D

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