Il riflesso che si forma sugli schermi di smartphone e tablet è una delle seccature più fastidiose per chi utilizza i dispositivi mobili in condizioni non ottimali. In alcuni casi, soprattutto quando ci si trova all’aperto in condizioni di elevata luminosità, si arriva addirittura a non poter distinguere con chiarezza il contenuto dello schermo. Ma anche gli ambienti domestici non sono esenti da questi problemi, come ad esempio accade in presenza di fonti luminose quali lampade molto forti o finestre assolate. 

Fino a qualche anno fa la maggior parte dei dispositivi era prodotta con schermi non riflettenti, ma nell’era dei touchscreen tutti gli smartphone sono dotati di display facilmente interessati dai riflessi. Sono molte le persone che compensano il fenomeno aumentando la luminosità dello schermo, cosa che però compromette notevolmente la durata della batteria. Ecco che dunque i produttori di display stanno cercando ispirazione nella natura per cercare di risolvere questo problema.

Il produttore giapponese Asahi Glass Co. sta sperimentando, in collaborazione con l’azienda Rolith Inc. una nanostruttura il cui design è basato sugli occhi degli insetti. Per produrla si utilizza la tecnologia ‘Rolling Mask Litography’, che consiste nella creazione di nanostrutture sulla superficie di pannelli in vetro. 

Questi pannelli sono caratterizzati da una ottima riduzione del riflesso, e in futuro potrebbero essere impiegati per rendere smartphone e tablet utilizzabili in ogni condizione. La ricerca è ancora agli inizi, pertanto bisognerà attendere ancora qualche anno prima di poter vedere queste nanotecnologie nei nostri dispositivi.

Asashi Glass

Asashi Glass - Dragontrail