Se in queste ore provate a collegarvi ai siti della Regione Piemonte, del Consiglio e della Giunta regionale, del Comune e della Provincia di Torino, troverete un messaggio di errore: Impossibile Trovare il sito. A questi siti oscurati si aggiungono quello del Ministero dei Trasporti e di diverse Asl territoriali nella regione del nord-ovest italiano.
L'attacco è stato subito rivendicato dagli hacker di Anonymous Italy – che hanno anche dichiarato che bucare questi siti è stato molto facile, ed è connesso alle proteste degli autonomi e degli antagonisti contro la realizzazione della TAV, la libnea ferroviaria ad altà velocità Torino-Lione che avrà un grosso impatto a livello ambientale sul territorio e le comunità delal Val di Susa.
Insieme ai siti sopracitati c'era anche quello del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale però è già stato riattivato.
Gli hacker di Anonymous sono riusciti a penetrare nei siti istituzionali della Regione Piemonte bucando i server del CSI - Consorzio per il Sistema Informativo.
L'attacco è stato rivendicato prima su Twitter e connesso alle manifestazioni del 19 ottobre a Roma. Il messaggio su Twitter era chiaro: "Se attivisti contro l'alta velocità sono terroristi, allora lo siamo anche noi".
Poi, sul blog di Anonymous appare un post: "Attivisti No Tav, siamo con voi. Onore alla vostra determinazione, al vostro coraggio e ai vostri animi combattivi. Continuino pure i miserabili tentativi di seppellire e denigrare la vostra lotta: criminale è chi devasta i territori, non chi resiste. Se i No Tav sono terroristi, allora lo siamo anche noi".
La denuncia da parte del CSI alla Polizia Postale è già partita, ma l'azione ha messo davvero in imbarazzo i settori IT delle istituzioni piemontesi. “Uno schifo proprio” è quanto dichiara Anonymous circa i meccanismi a protezione dei siti piemontesi.
Anonymous Italia
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