Wi-Fi pubblico in Italia, il punto della situazione

Sino a non molti anni fa in Italia era in vigore il decreto Pisanu, che obbligava i titolari di locali pubblici che offrivano ai propri avventori la connessione gratuita al Wi-Fi a fotocopiare e archiviare i loro documenti di identità. Poi, grazie all’approvazione nel 2010 del cosiddetto ‘Decreto Milleproroghe’, questi obblighi vennero rimossi. Tuttavia, a causa di diverse interpretazioni del testo del decreto, ancora molti esercenti avevano continuato imperterriti a richiedere di identificarsi a chi si connetteva al proprio Wi-Fi.

Per questo motivo, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) ha presentato all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali una richiesta di chiarimento riguardante l’obbligatorietà o meno dell’identificazione degli avventori. 

Nei giorni scorsi, il Garante della Privacy ha risposto al quesito sollevato dalla FIPE confermando una volta per tutte quanto previsto dal Decreto Milleproroghe.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato nè utilizzato per inviarti email *



Clicca qui sotto per confermare che sei una persona:

Cancel reply
T2 = 1.562,5000
T3 = 1.562,5000
T4 = 1.562,5000
T5 = 1.562,5000
T6 = 1.562,5000
T7 = 1.562,5000 > 37734,53 > 37734,51