Oracle vs Google: in tribunale il primo pronunciamento della giuria

Nel 2010 Oracle aveva denunciato Google per una presunta violazione di Android nei confronti dei diritti d’autore che la società deteneva sul linguaggio di programmazione Java. Google aveva sempre risposto alle accuse sostenendo che Android, essendo una piattaforma libera, non aveva in alcun modo violato questi diritti d’autore ma aveva implementato in modo autonomo e in buonafede il proprio linguaggio. Questa settimana, una giuria della corte distrettuale della California settentrionale si è pronunciata in merito a questi fatti. Secondo il verdetto parziale emesso dalla giuria, Google avrebbe violato i diritti d’autore di Oracle. In particolare, nel codice di trentasette API (Application Programming Interface) di Java sono state rilevate altrettante infrazioni relative alla ‘struttura complessiva, alla sequenza ed all’organizzazione’. Ad ogni modo, il pronunciamento della corte non ha risposto alla questione relativa alla violazione ‘in buona fede’ dei linguaggi protetti da copyright. Proprio per via questo pronunciamento solo parziale, Google ha deciso di spingere per un nuovo processo che porti ad una risposta ad entrambe le questioni. In questo modo Google si auspica di arrivare ad una risoluzione definitiva dell’intera disputa, che tuttavia rimane complessa.

Infatti vi sono dubbi sul fatto che una corte federale statunitense abbia il diritto o meno di giudicare una questione che non riguarda solo gli Stati Uniti, ma tutto il mondo. Oracle tuttavia si oppone ad un nuovo processo, dal momento che si tratterebbe di un’ulteriore perdita di tempo e di denaro.

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