Megaupload all'attacco: siamo stati incastrati dal governo USA

Raggiro e inganno sono le accuse che Megaupload sta portando avanti nel corso della sua battaglia legale contro il governo degli Stati Uniti. Il popolare servizio di file sharing fondato da Kim Dotcom accusa infatti i federali di averli incastrati, anche se i diretti interessati non hanno esitato a rispedire al mittente le accuse definendole infondate.

‘Le insinuazioni di Megaupload non hanno alcun fondamento’, ha dichiarato un portavoce dei federali lo scorso venerdì, aggiungendo inoltre che il governo USA non ha in alcun modo indotto i tribunali a incastrare Megaupload. Non è d’accordo Kim Dotcom, che ha dichiarato di aver collaborato con le autorità statunitensi fornendo loro una lista di trentanove film piratati oggetto di file sharing, che poi sarebbe stata usata dai federali come prova contro Megaupload (accusata di non aver fatto nulla per eliminarli).

La notizia merita senza dubbio attenzione, poiché il caso che riguarda Megaupload è attualmente il più importante che attualmente viene discusso riguardo alle violazioni del copyright non solo negli USA, ma a livello globale. 

Le vicende riguardanti Megaupload hanno tenuto banco lo scorso anno, dopo che Kim Dotcom era stato arrestato con pesanti accuse di violazione dei diritti d’autore, cospirazione, riciclaggio di denaro sporco e frode informatica. Le autorità federali USA hanno inoltre dichiarato che all’industria del cinema il file sharing di Dotcom è costato qualcosa come seicento milioni di dollari di mancati incassi.

Mr.President - Kim Dotcom

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