Google risponde alle accuse del commissario Almunia sull?ÇÖAntitrust

In Europa Google potrebbe presto essere costretta ad adeguarsi a nuove regole in merito al modo in cui presentare i risultati delle ricerche, secondo quanto previsto dal Commissario Europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia. Il colosso di Mountain View ha finalmente risposto all’ultimatum di Almunia, peraltro rimanendo entro i termini di scadenza previsti per il rotto della cuffia, consegnando la sua risposta il 31 gennaio. 

Google sta attraversando una fase molto difficile in Europa, poiché rischia pesantissime multe a causa dell’abuso e del monopolio di fatto nel settore delle ricerche sul web. Per il momento né l’Unione Europea, né Google hanno reso noti i contenuti delle proposte di quest’ultima per venire incontro alle richieste della Commissione, e non è stato rilasciato alcun commento a riguardo.

È dal novembre del 2010 che l’Unione Europea sta tenendo d’occhio il comportamento di Google, e a causa di quanto emerso dalle indagini nell’estate dello scorso anno era stato presentato dalla UE un atto di opposizione ufficiale. Questo documento aveva rappresentato, di fatto, l’ultimo passo prima della sanzione con multe pari al dieci percento del fatturato di Google nel caso in cui fosse risultato impossibile trovare un accordo. 

Secondo Almunia, Google detiene il monopolio dei motori di ricerca in Europa, con il 90% delle ricerche totali, un dato che fa ancor più pensare se si considera che la percentuale negli USA è ‘solo’ del 65%. Google è inoltre accusata di avvantaggiarsi in modo scorretto di questa posizione di predominio, e di modificare i risultati delle ricerche a proprio favore.

Google e Almunia sull?ÇÖAntitrust

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