Signori e signore, il futuro è servito. Google scende in campo a fianco della polizia, convinto di poter utilizzare la propria tecnologia per contrastare il crimine. Si comincerà a partire dal confine con il Messico, per sconfiggere i cartelli della droga, i riciclatori di denaro sporco e i trafficanti di esseri umani ed organi.
Al momento il progetto è ancora in fase germinale, fa parte però di un'importante think tank, su cui Google sta lavorando a fianco del Council on Foreign Relations.
La particolarità del progetto, di cui si discute oggi e domani in California, è anzitutto una. Per la prima volta una piattaforma per la sicurezza civile, per il controllo alla criminalità, non viene presentata dallo stato, da un'università o da un'agenzia no-profit, ma da un privato. Google scende in guerra e mira dritto verso una delle più grandi organizzazioni criminali a livello mondiale, i narcos messicani.
Per parlare delle strategie da mettere in campo e per focalizzare il nemico, sono stati invitati numerosi ospiti al vertice, tra cui Kimmie Weeks, ex bambino soldato fuggito dalla Liberia, Juan Pablo Escobar, figlio del famoso signore della droga Pablo Escobar e diversi esperti del governo.
Narcos cartello di Guadalajara