Gli appassionati di fotografia sanno bene che quella del panning è una delle tecniche più complesse da apprendere, dal momento che consiste nel ritrarre soggetti in movimento ‘sfumando’ lo sfondo. In pratica, per eseguire il panning è necessario puntare la fotocamera su un soggetto in movimento, seguendolo per il tempo necessario allo scatto in modo tale da ritrarlo ‘fermo’ ma con lo sfondo retrostante in movimento. In questo modo si ottiene un effetto dinamico di notevole bellezza, ma la tecnica è difficile proprio perché il rischio di far venire mosso anche il soggetto che si fotografa è elevato.
Per venire incontro alle esigenze degli appassionati di panning – una tecnica molto utilizzata soprattutto nello sport, nei motori e nella fotografia naturalistica – Nikon ha depositato un rivoluzionario brevetto. Si tratta di un sistema che permette di combinare un tempo di scatto breve per ottenere un soggetto esente dal micromosso, ed un tempo di scatto più lungo per il background che conferisce all’immagine l’effetto di movimento.
Questo sistema è basato su un sincronizzatore che distingue automaticamente la parte dell’immagine che corrisponde al soggetto da quella che invece riguarda lo sfondo. Il software consente poi di generare una nuova immagine ricomponendo tra loro il soggetto (estratto dallo scatto principale) e lo sfondo (estratto da uno scatto successivo). Ancora non si sa, purtroppo, quando le fotocamere Nikon saranno dotate di questa nuova interessante funzionalità.