Dopo Safari, Google ha bypassato le impostazioni di sicurezza anche di Internet Explorer

La scorsa settimana aveva suscitato un grande clamore la notizia di come Google avesse violato la privacy degli utenti del web browser Safari, bypassandone le impostazioni di sicurezza. Ebbene, una nuova pesante accusa si abbatte oggi su Google ed è mossa da Microsoft, che ha scoperto come anche le impostazioni del suo Internet Explorer siano state aggirate. 

In seguito alla notizia riguardante Safari, ai responsabili di Microsoft è venuto un legittimo dubbio e si sono attivati immediatamente per scoprire se anche il loro browser fosse stato attaccato. La risposta, purtroppo, è stata “sì”: Google infatti ha utilizzato gli stessi metodi impiegati con Safari per aggirare le impostazioni di protezione di default di Internet Explorer. Utilizzando particolari tracing cookies, Google è quindi riuscita a raccogliere dati riguardanti gli utilizzi personali del browser da parte di ignari utenti. Il tutto con buona pace del P3P, il protocollo che permette ai siti web di comunicare agli utenti della rete gli utilizzi delle informazioni raccolte in merito alle loro preferenze di navigazione. 

La risposta di Google non si è fatta attendere: il colosso è passato subito al contrattacco, accusando Microsoft di fornire ai suoi utenti un browser poco pratico e ormai datato. Google afferma inoltre che la politica di protezione della privacy di Internet Explorer fa acqua da tutte le parti. A sostegno di questa affermazione vi è una ricerca del 2010 in base alla quale è stato scoperto che i P3P di oltre 11 mila siti internet non sono riconosciuti dal browser Microsoft.

Explorer 8 Security Test

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