Discriminazione razziale nei suoi annunci online, Google Ads incriminato da uno studio

Discriminazione razziale nei suoi annunci online, Google Ads incriminato da uno studio che evidenzia pregiudizi razziali nel testo degli annunci on-line. Sotto accusa sono gli algoritmi di Google, che funzionando in 'automativo', spesso commettono alcuni 'errori'.
Il nuovo studio è stato condotto da un professore di Harvard, Latanya Sweeney, docente di Governance of Technology, ed evidenzia già dal titolo, "La discriminazione nella fornitura di inserimento degli annunci online". In particolare la discriminazione parte dai nomi: Lakisha, DeAndre, Jermaine, Leroy e Darnell sono iodentificati come nomi di persone di colore, mentre nomi come Allison, Kristen, Greg e Jack sono considerati nomi bianchi. Ciò si ripercuote, secondo lo studio della Sweeny, sul motore interno di Google Images.
L'esperimento è stato poi fatto confrontando i risultati di ricerca su Google.com e Reuters.com.

I nomi da nero vengono associati nelle correlate di Google a parole come 'arresto', 'arrestato', per nomi come Leroy, Jamal o Kenya, mentre per Jack e Greg, queste correlazioni non esistono.

Discriminazione razziale nei suoi annunci online, Google Ads incriminato da uno studio

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