Canon: registrati primi cali nelle vendite di reflex digitali, dopo crescita continua dal 2003

Quella che vedete qui sopra è la sede della casa giapponese Canon, che negli ultimi mesi ha registrato i primi cali di vendite nel settore delle reflex digitali di fascia alta dopo 10 anni di crescita continua. Proprio per questo Canon ha tagliato le previsioni di crescita per il secondo trimestre consecutivo, dimostrando come la crisi possa affliggere anche il più grande produttore al mondo di macchine fotografiche. I numeri parlano chiaro: passiamo dagli 8,2 milioni di fotocamere digitali con obiettivi intercambiabili vendute a dicembre 2012 agli 8 milioni di dicembre 2013 – fallita dunque la precedente previsione di 9 milioni di unità vendute.

In particolare la domanda è in calo nel vecchio continente, mentre la crescita in in Cina on basta.

Il problema secondo gli analisti è che gli utenti di fascia medio-alta utilizzano sempre più gli smartphone per scattare foto e soltanto i fotografi professionisti e gli appassionati sono interessati a modelli con obiettivo intercambiabile. Tanto più che alcune tecnologie, come quella di Nokia Pure View, offrono delle esperienza senza pari in ambito mobilr.

Canon quindi deve accettare il momento di blocco del mercato, e l'utile netto sarà probabilmente di circa 240 miliardi di yen (2,5 miliardi dollari).

È vero che le vendite di fotocamere digitali sono in calo ormai da diversi anni, ma la crisi fino ad oggi aveva colpito soprattutto le compatte. Oggi invece la situazione è cambiata: le stime di vendita Canon per le fotocamere compatte sono in crescita a 14 milioni di unità, così come quelle delle mirrorless con ottiche intercambiabili prodotte dai principali competitor di Canon.

Canon corporate 2012

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